Quando si affronta la tematica dell’arrivo di un fratellino o sorellina, si parla spesso di gelosia. La gelosia può essere definita come uno stato di dubbio, di incertezza, di timore di perdere una persona a cui teniamo (è una delle emozioni fondamentali della vita ed è sano e giusto viverla) sperimentata quando la propria figura di riferimento è interessata a qualcun altro. Inconsciamente il primo figlio potrebbe avvertire il nuovo arrivato come un rivale, una minaccia che può portare via l’amore, lo spazio e il tempo della propria figura d’attaccamento. E’ quindi importante aiutare ed accompagnare il bambino a scoprire e riconoscere ciò che sta provando e a capirne il senso, in questa nuova situazione che tutti i membri della famiglia stanno vivendo, senza negare o minimizzare questa emozione.
Indice
La sensazione del bambino
Il bambino capisce bene che, chi gli dice che nulla è cambiato, lo sta imbrogliando; se invece gli viene data conferma della propria percezione, sarà più facile dare un senso e una spiegazione corretta ai cambiamenti che sta vivendo e provando. Il bambino, infatti non ha ancora le abilità cognitive e di ragionamento tali da consentirgli di comprendere questa emozione strana, di scegliere strategie per gestire al meglio il suo stato interiore: sono infatti competenze in via di costruzione ed è compito dell’adulto fornirgliele.
Cosa può fare l’adulto
La consapevolezza da parte del genitore che la gelosia può far parte della relazione fraterna è sicuramente un primo passo per poter compiere gesti idonei verso il bambino. Teniamo presente che questo sentimento è legato ad un senso di insicurezza e di possibile perdita; quindi la prima cosa che i genitori possono fare è quella di rassicurare il primogenito circa il suo ruolo di figlio amato e considerato. La gelosia, infatti mette in campo l’affermazione di sé e la conquista – mantenimento del proprio spazio nella vita familiare, che il bambino avverte come traguardi importanti che devono essergli confermati e riconosciuti. Ci sono dei comportamenti, atteggiamenti e verbalizzazioni che i genitori potrebbero mettere in atto e dire per agevolare la consapevolezza delle emozioni provate dal bambino, per renderlo attivo e non passivo nella meravigliosa, ma a volte complicata nuova vita famigliare.
Preservare l’unicità del bambino
Mentre la mamma allatta e il primo figlio è vicino, gli si può ricordare che anche lui è stato nella pancia della mamma ( leggi anche l’articolo su come preparare il bambino alla nascita del fratellino) che è stato anche lui allattato, che quando era piccino gli piaceva essere allattato in una certa posizione ecc.. In questo modo il bambino può ripercorrere la sua storia, sapendo che quel rapporto esclusivo tra la mamma (o papà!) e neonato l’ha avuto anche lui. Raccontategli anche ciò che lo distingueva dal fratellino/sorellina, in modo da sottolineare le sue peculiarità e le caratteristiche che lo rendono unico ed insostituibile. Più il racconto del genitore è ricco di aneddoti e particolari propri di quel bambino e più la nuova situazione sarà accettata! Può essere molto utile ripercorrere lo stesso racconto con foto, video e giochi/oggetti appartenenti alla sua infanzia!
Aspettarsi e accompagnare le regressioni
I comportamenti regressivi sono piuttosto comuni quando il bambino vive delle esperienze nuove che creano un cambiamento netto rispetto alla vita a cui era abituato. Queste regressioni possono manifestarsi con il poco controllo degli sfinteri (pipì o cacca addosso), il non voler mangiare, il non voler andare al nido/scuola dell’infanzia e così via. E’ importante accogliere il bambino e cercare, per quanto possibile, di dare voce ai suoi stati interiori e a sottolineare i lati positivi del fatto che conosca e sappia fare tante cose. È bene tuttavia non rimarcare con troppa enfasi il fatto che lui sia “grande”, che sia ormai un “ometto”/ “signorina”, perché questo potrebbe essere proprio il timore che spinge (più o meno inconsciamente) il bambino a desiderare di essere ancora piccolo per avere le attenzioni per sé. Accettate semplicemente questa fase, in attesa che il bambino elabori il cambiamento e trovi il suo nuovo equilibrio.
Creare dei momenti dedicati solo al primogenito
Creare delle situazioni dedicate esclusivamente al figlio più grande, farà in modo che possa continuare a sentirsi pensato e vivrà molto positivamente queste attenzioni. Sarebbe l’ideale che le proposte siano totalmente svincolate dalla presenza del neonato, in modo che tutta l’attenzione sia davvero dedicata al primo figlio. Quando per esempio in casa sono presenti entrambi i genitori, il papà potrebbe organizzare una passeggiata con il bambino per andare al parco o giocare fuori con la palla e la mamma, quando ha finito di allattare e il neonato dorme, potrebbe uscire una mezz’oretta col primo figlio per andare a prendere il gelato o semplicemente andare in cortile per fare le bolle di sapone. Da non dimenticare ovviamente i momenti di coccole esclusivi per lui. In questo modo si andrà a rispondere alle esigenze e bisogni emotivi di entrambi i figli.
Agevolare il contatto fisico tra i fratelli
Uno dei comportamenti migliori per far accettare il nuovo arrivato al bambino più grande, è sicuramente permettergli di toccare, accarezzare e baciare il piccolo, invitandolo ovviamente ad essere delicato e prudente. Al contrario, tenere lontano il fratello maggiore, mandandolo magari fuori casa da nonni e zii, potrebbe far maturare nel bambino l’idea che lui non possa e che non sia capace di relazionarsi con il piccolino, che non gli viene data fiducia e che deve stare lontano dalla nuova situazione familiare.
Coinvolgere il bambino nell’accudimento del neonato
Rendere partecipe il figlio più grande durante i momenti di routine come per esempio a slacciare i vestiti del piccolo prima di fargli il bagnetto, sciacquarlo dolcemente, farsi passare l’asciugamano, aiutare a mettere la crema, farsi passare i vestiti puliti, lo farà sentire utile e responsabile.
Consulenza Psicologica
Supporto per affrontare gli eventuali momenti di difficoltà nella nuova vita da genitore
Tutelare gli spazi
Come precisato anche nell’articolo su come preparare il bambino alla nascita del fratellino è bene pensare di preservare alcuni spazi solo per il primo figlio. Con l’arrivo del fratellino ovviamente anche la casa prende una “forma” diversa e tante cose cambiano, ci sono molti oggetti dedicati al neonato che occupano molto spazio; lasciare che ce ne siano alcuni solo per il fratello maggiore gli darà la sensazione di mantenere la sua unicità e soprattutto che possa sentirsi sicuro di avere uno spazio nel quale non venga disturbato.