Prima di capire come togliere a livello pratico il ciuccio, è necessario fare una riflessione circa i pro e i contro dell’utilizzo di questo strumento.
Indice
I pro
- Il ciuccio appaga l’innato bisogno di rilassamento e consolazione del bambino, in quanto la suzione, seppur non nutritiva, gli produce un senso di piacere e soddisfazione.
Il ciuccio di per sé non va demonizzato, in quanto può:
- essere di conforto durante il distacco dalla mamma e quindi svolgere una funzione transizionale, come sostitutivo della mamma
- aiutare il bambino ad addormentarsi più facilmente, proprio perché stimola il rilassamento
- soddisfare il bambino che è molto attaccato al seno e rischia o già soffre di reflusso gastro-esofageo
I contro
Non è l’uso del ciuccio di per sé che costituisce un rischio per i bambini, bensì l’utilizzo eccessivo, frequente e prolungato nel tempo; un uso eccessivo del ciuccio potrebbe:
- causare uno scorretto allineamento delle arcate dentarie
- indurre una deglutizione sbagliata
- rallentare le abilità masticatorie
- aumentare il rischio di infezioni all’orecchio perché la suzione porta, in modo meccanico, il muco e il catarro verso le orecchie
- interferire con la postura della lingua
- rallentare lo sviluppo del linguaggio
Togliere il ciuccio nei tempi giusti risulta quindi molto importante e, in questo caso, non è necessario aspettare che il bambino “sia pronto” proprio perché l’atto di suzione è così piacevole ed appagante che è difficile rinunciarci… certo… ci sono tanti bambini che all’improvviso lo abbandonano da soli, ma per la maggior parte dei piccoli le cose sono ben diverse!
L’età giusta per togliere il ciuccio
Pediatri e logopedisti affermano che l’età ideale per togliere il ciuccio sarebbe entro i due anni; più si va oltre questa età e più aumentano i rischi ed eventuali danni di cui abbiamo parlato prima.
Come sono solita lavorare, preferisco non parlare di metodi e tecniche rigide, anche perché ciò che va bene per un bambino, non va bene per un altro; tutto dipende dalla quotidianità del bambino, a come è abituato (se lo tiene solo per la nanna o se è un suo fidato compagno durante tutta la giornata), se ha già avuto esperienze di distacco dalla mamma e ha ricevuto altri mezzi consolatori oltre al ciuccio e così via… quindi, il modo e i tempi per salutare il ciuccio varieranno in base al vissuto e all’esperienza che il bambino ha fatto fino a quel momento.
Nonostante questo, ci sono delle modalità sulle quali ci si può basare e alcuni strumenti da poter utilizzare per intraprendere il percorso del saluto del ciuccio nel modo più sereno possibile.
Prima di iniziare concretamente
Come ormai avrete capito, prima di ogni atto concreto, suggerisco sempre alle famiglie di preparare il bambino al passaggio/momento di crescita che sta per affrontare. E’ sempre preferibile infatti preparare la mente del bambino al cambiamento, in modo che si possa abituare gradualmente all’idea che qualcosa sta per cambiare. Ritengo che questa prima parte sia di fondamentale importanza perchè l’adulto sta per chieder al piccolo uno sforzo molto impegnativo; in questo caso, di abbandonare qualcosa da cui lui prova piacere e appagamento!
Kit Saluto del Ciuccio
Una raccolta di materiali per aiutare il bambino al salutare il suo ciuccio serenamente
Come preparare il bambino al saluto del ciuccio
E’ necessario preparare il bambino a questo cambiamento in modo graduale, stimolando l’autocontrollo, la motivazione, l’empatia e il dialogo.
E’ possibile quindi iniziare a non lasciargli più il ciuccio a sua completa disposizione. In un momento in cui non ce l’ha in bocca, è impegnato a giocare e il ciuccio è appoggiato su un tavolino alla sua altezza (come su una sedia o a terra) provate a spostarlo dalla sua vista, in modo che rimanga più concentrato su ciò che sta facendo. La cosa principale in questo momento è non lasciare il bambino da solo, stare quindi lì con lui a giocare, dialogare, divertirsi insieme e quando notate che inizia a guardarsi in giro per cercare il suo amato ciuccio, coinvolgetelo in qualcos’altro che per lui potrebbe essere interessante; in questo modo distogliete l’attenzione dal ciuccio e la portate verso qualcosa che potete fare insieme e che incuriosisce il bambino.
Riuscendo a fare questo esercizio ogni giorno più volte al giorno, protrando anche solo di dieci minuti l’offerta del ciuccio, il piccolo si abituerà a non voler azionare continuamente il meccanismo di suzione durante il gioco. Ogni giorno poi cercate di aumentare il tempo in cui il bambino non vede il ciuccio e vi fate compagnia giocando insieme a qualcosa di nuovo!
Un aspetto fondamentale da tenere a mente durante questo momento, è ricordarsi di eliminare la catenella del ciuccio, proprio per eliminare l’abitudine dell’adulto ad agganciarlo alla maglietta!
Dopo qualche giorno passato in questo modo, potete spiegare al vostro bambino cosa sta succedendo e raccontare i suoi successi: in un momento di tranquillità in cui non sta usando il ciuccio, potete dirgli: “Sai, ma ti sei accorto di quanto stai diventando grande in questi giorni? Vedi, riesci a giocare senza ciuccio e ci stiamo divertendo! Sei davvero molto grande! Bravo!”
Ovviamente è necessario che questa considerazione venga fatta dopo almeno 4-5 giorni nei quali l’adulto ha messo in pratica questa piccola strategia e non è detto che il bambino, non ve lo chieda poi subito dopo! Quindi, in questa occasione potete dirgli: guarda, facciamo così, dato che sei stato bravissimo e stai diventando davvero grande, finiamo di fare questa costruzione tutta colorata e poi lo prendiamo un pochino va bene?”
Scendere a patti, dialogare e stabilire un’alleanza è un altro passo importante per andare a rendere più forte la fiducia che già esiste ed è in fase di continua costruzione.
Il passo successivo è lo stabilire delle piccole regole che, al bambino si potrebbero presentare come “le prove di coraggio”. Ecco degli esempi:
- non usare il ciuccio quando si gioca
- non usare il ciuccio mentre si guarda la tv
- usare il ciuccio solo durante la nanna, per poi, con uno step successivo, usarlo solo per la nanna, per poi, salutarlo definitivamente
E’ possibile quindi creare una sorta di tabella settimanale sulla quale poter applicare degli stickers ogni volta che riesce in queste imprese! A fine settimana, dopo tutti i traguardi raggiunti, il piccolo riceverà un premio. Potete appendere la tabella sul muro della sua cameretta, in modo che abbia sempre sott’occhio le sue conquiste!
Ricordate che, tutti questi gesti, devono essere accompagnati da tante coccole, vicinanza fisica, presenza emotiva, disponibilità a parlare e ad ascoltare. Se riuscirete a sviluppare la giusta complicità e sintonia emotiva, riuscirete a motivare i vostri bambini a favorire il distacco dal suo amato ciuccio!
In un momento successivo, quando cioè il piccolo si è abituato a non averlo sempre in bocca, è possibile concordare con lui un posto dove può stare il ciuccio, decidendo insieme quali sono i momenti in cui può prenderlo: in questa fase, per esempio potete suggerire al bambino di metterlo vicino al suo letto, in modo che gradualmente si abitui all’idea che il ciuccio è riferito al momento della nanna.
Quando si sarà abituato in modo graduale ad avere il ciuccio solo per dormire e in pochissimi altri momenti della giornata, potete passare all’azione vera e propria per salutare il ciuccio definitivamente.
In questo momento sarebbe utile l’utilizzo dei libri che, come abbiamo visto già diverse volte, sono un mezzo davvero molto potente per comunicare con i bambini. A questo proposito potete consultare l’articolo: “Togliere il ciuccio. Libri da leggere ai bambini“
Alcune idee per salutare definitivamente il ciuccio
- Proponete al vostro bambino di regalare il ciuccio ad un suo personaggio preferito: dei cartoni animati o di un libro che gli sta molto a cuore. Potete quindi proporre di inserire il ciuccio dentro ad una scatolina, che poi il personaggio preferito prenderà e gli farà trovare una bellissima sorpresa in cambio! Se volete quindi seguire questo metodo, organizzatevi per tempo per preparare un regalo che sapete che gli farebbe molto piacere!
- Utilizzate la magia del Natale: potete dire al vostro bambino “Sai amore, in questo periodo, Babbo Natale raccoglie tutti i ciucci dei bimbi grandi per portarli ai neonati e, in cambio, porta un super regalo per i bimbi così coraggiosi!! Hai voglia di essere di essere gentile con un bimbo piccolo piccolo e dimostrare a Babbo Natale che ormai sei grande e meriti un regalo da grande?”
- Se si sta avvicinando il compleanno del bambino, potete utilizzare sempre la magia e dire che la “fatina del compleanno” di notte trasforma i ciucci dei bimbi grandi in regali super bellissimi!! E quando arriva il giorno del suo compleanno, la fatina farà la magia e, al posto del ciuccio, gli farà trovare tanti bellissimi regali!
- Un’ altra idea è quella di utilizzare sempre la magia attraverso una “scatolina magica”. Potete recuperare una scatola di scarpe o di legno e decorarla dando un effetto magico con stickers che si illuminano al buio, campanellini, brillantini ecc. Potete chiedere al bambino di inserire all’interno il ciuccio e la scatolina magica, poco dopo gli farà trovare un bel regalo! E per tre giorni, la scatolina gli regalerà qualcosa di bellissimo per ringraziarlo di avergli donato il ciuccio!
- Un altro modo per salutare il ciuccio potrebbe essere quello di legarlo con un cordino ad un ramo di un albero per regalarlo agli uccellini.
- Un’altra alternativa per convincere il bambino a salutare il ciuccio è di mettersi d’accordo con il pediatra che, durante una visita, spiega al bambino che è arrivato il momento di togliere il ciuccio, perché è diventato grande, perché se continua ad usarlo, potrà avere dei problemi ai dentini ecc…
- Un modo più “aggressivo” per incoraggiare il bambino a non utilizzarlo più è quello di rendere la tettarella del ciuccio sgradevole al gusto. Potete per esempio lasciare in ammollo il ciuccio dentro al brodo di verdure che avete cucinato. Se questo non bastasse, mettetelo a contatto con della cipolla o l’aglio. Sinceramente non amo questa modalità, preferisco lavorare sempre sulla sfera magica..però in tanti genitori si sono trovati bene!
- Un’altra tecnica che non amo (ma che referisco esporre lo stesso perché viene scelta spesso) è quella di tagliare la tettarella del ciuccio in modo che il piccolo non provi più piacere nel succhiarlo. L’esperienza mi insegna che questo non è sempre vero: mi è capitato infatti parecchie volte di seguire genitori che avessero intrapreso questa strada senza successo. Oltretutto, seguendo questa modalità, si va incontro a diversi rischi: se si fa il taglio con delle forbici o coltelli non perfettamente puliti e sterilizzati rischiate che il vostro bambino possa prendersi un’infezione orale, inoltre, con i dentini, il bimbo può “giocare” attorno al taglio e staccare qualche pezzettino e ingoiarlo; nelle migliori delle ipotesi, lo ingerisce, ma nella situazione peggiore, rischiate il soffocamento! Quindi, proprio per questi motivi, escluderei a priori questa modalità.
Questi sono alcuni suggerimenti generici dai quali il genitore può prendere spunto.
Per poter ricevere ulteriori idee pratiche e suggerimenti personalizzati per gestire al meglio questo momento delicato, scrivetemi a eleonora@crescendoconte.it
Founder di CrescendoConTe
- Educatrice della Prima Infanzia
- Psicomotricista Educativa
- Insegnante YogaBimbi
- Operatrice AIM del Massaggio Infantile