Attività di gioco propedeutiche alla Scuola dell’Infanzia
Nel precedente articolo “Il Delicato Passaggio dall’asilo Nido alla Scuola dell’Infanzia” vi abbiamo suggerito alcuni comportamenti e atteggiamenti che potreste utilizzare con i vostri bambini per affrontare gli eventuali momenti di criticità che questo delicato passaggio può scatenare.
In questo articolo andremo a scoprire quali attività ludiche si possono proporre ai piccoli per prepararli a questa nuova avventura.
Solitamente le educatrici durante l’ultimo anno di asilo nido dei loro bambini si attivano per progettare dei percorsi di accompagnamento alla scuola dell’infanzia, in modo da offrire al bambino e ai genitori alcuni strumenti utili per accettare e affrontare meglio questo delicato momento.
Anche a casa è possibile proporre delle attività per allenare la logica, stimolare l’attenzione e che in parte sono preparative alle attività che poi verranno proposte alla Scuola dell’infanzia.
Ecco quindi le proposte ludiche che abbiamo individuato per preparare i bambini a questo passaggio delicato.
Indice
Il libretto fotografico
Ecco uno strumento molto utilizzato dalle educatrici che creano un libretto personalizzato per ogni bambino con le foto del percorso fatto al nido, da quando il piccolo ha iniziato a frequentare fino agli ultimi mesi di presenza.
Questi libretti vengono poi sfogliati insieme ai bambini e l’educatrice ripercorre verbalmente i momenti più significativi della crescita di ogni bambino, soffermandosi maggiormente sulle abilità acquisite e i successi ottenuti. I bambini, “ora che sono grandi” sono pronti per intraprendere nuove avventure alla scuola dell’infanzia!
Potete creare anche voi un libretto fotografico da sfogliare insieme. Non servono tante foto, una ventina potrebbero bastare, nello specifico scegliete questi momenti della crescita del vostro bambino:
Kit Routine
Un kit Completo per instaurare o ripristinare (dopo un periodo di vacanza) le vostre routine serali giornaliere o settimanali
- la nascita
- in posizione prona con testa alzata
- da seduto
- che afferra e manipola
- in piedi che si appoggia a degli appigli
- quando inizia a mangiare da solo
- mentre dorme col ciuccio (se l’ha usato o con un pupazzo che ora non usa più)
- in piedi in modo sicuro
- mentre si concentra a fare un gioco di attenzione
- quando gioca al parco sullo scivolo
- che corre
- che lancia una palla
- seduto sul vasino o water
- mentre si lava i denti
- quando prova a vestirsi da solo
Queste sono alcune idee delle fasi più caratteristiche che il bambino ha vissuto, ma ogni genitore può fare la sua personalissima scelta!! L’aspetto più importante è di sottolineare la crescita del bambino.
Raccontami una storia
Perché il bambino sia in grado di superare un’esperienza difficile del passato o di affrontare un evento futuro che potrebbe spaventarlo, uno dei metodi più efficaci è raccontargli ciò che è accaduto o potrà accadere.
Come consigliato da Daniel Siegel e da Tina Payne Bryson nel libro “12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino”, può essere d’aiuto creare un libricino o un album per raccontare l’esperienza che turba o emoziona il bambino. In questo modo grazie alla narrazione e al linguaggio sarà possibile dare una spiegazione o trovare un ordine attraverso cui raccontare un evento che potrebbe aver suscitato nel bambino immagini ed emozioni intense e incomprensibili.
Dal momento che il primo giorno nella scuola dell’infanzia può essere un’esperienza particolarmente difficile per un bambino, può essere utile creare con loro un piccolo libricino o album che li prepari all’ingresso alla materna.
Come realizzare il libretto
Se è possibile, prima dell’inizio della scuola, il genitore può andare con il bambino a vedere la scuola, fare insieme delle foto delle classi, del cortile, delle maestre e dei bagni! Le foto poi potranno essere inserite insieme nel computer, stampate e rilegate con dello spago. Nei giorni precedenti all’ingresso a scuola, i genitori potrebbero riguardare insieme al loro figlio questo album fotografico.
Nel caso in cui non fosse possibile scattare delle foto, i genitori potrebbero pensare di realizzare un disegno o un’immagine stilizzata del contesto scolastico. Ad ogni foto o immagine stilizzata vanno, quindi, aggiunte frasi semplici e brevi che le descrivano e una piccola frase che possa servire a comprendere le emozioni che il bambino potrebbe provare in quella situazione.
Tale strategia è chiamata “nominare per dominare” ed è caratterizzata da tre elementi narrativi fondamentali:
- I fatti. E’ necessario fornire le informazioni corrette su ciò che è effettivamente accaduto o che prevediamo accadrà, affinchè i bambini possano comprendere l’evento (es: Oggi è il primo giorno di scuola per Anna: anche lei andrà a scuola! Imparerà tante cose divertenti e giocherà con i suoi amichetti. Per prima cosa Anna si prepara per la scuola. Fa una bella e sana colazione. Si lava i denti, sceglie cosa mettersi e si veste tutta da sola: ormai è una vera donnina!)
- Le emozioni del bambino. I genitori dovrebbero indagare il vissuto interiore del bambino qualunque esso sia, non solo la versione positiva (es: Qualche volta può succedere che Anna si senta un po’ triste quando all’asilo vede andare via la mamma o il papà, ma è una bambina coraggiosa e, se si sente triste, può guardare nello zainetto la scatolina dei baci che le hanno lasciato la mamma e il papà, che le ricorda che la mamma e il papà torneranno presto). Ricordiamo inoltre che i genitori potrebbero mettere in pratica il metodo Dillo con la Voce di Ivana Simonelli spiegato nel precedente articolo.
- Un messaggio di forza. I genitori potrebbero suggerire al bambino qualcosa che potrebbe fare in momenti di difficoltà per sentirsi meglio e sentirsi più sicuro. Ciò serve a trovare uno strumento o uno stratagemma per tenere sotto controllo le proprie emozioni (ad esempio la scatolina dei baci)
Chi cerca trova!
A causa della situazione determinata dal Corona virus, i bimbi non hanno al momento la possibilità di accedere agli incontri tipicamente organizzati dalle scuole dell’infanzia per fare esperienza sul campo e di vedere realmente come sarà la propria sezione (o almeno per il momento).
Quest’attività non è ovviamente un’alternativa a tutti gli effetti, ma vuole solo dare la possibilità di “giocare” con un disegno che rimanda ad una possibile sezione della scuola dell’infanzia ( chi-cerca-trova.pdf (2515 download ) ).
Si tratta di un esercizio molto stimolante perché il bambino si diverte a cercare alcune immagini all’interno di un disegno più esteso.
Questo gioco ha un valore duplice: innanzitutto perché il bambino inizia a capire che una sezione della scuola dell’infanzia è simile o quanto meno accogliente come quella del nido e poi perché viene stimolata la concentrazione della ricerca delle immagini; in un secondo momento (quando il bambino avrà ormai imparato a memoria dove sono le immagini da cercare) verrà stimolata la memoria visiva.
La valutazione del tempo atmosferico
Si tratta di una tabella che fa riferimento al tempo meteorologico ( CheTempoFa.pdf (3422 download ) ): ogni mattina (e anche durante la giornata) potete far osservare il tempo fuori dalla finestra ai bambini e sistemare la freccetta vicino all’immagine corretta. Potete stampare i disegni, incollare il foglio su un cartoncino colorato, stampare la freccetta, incollarla su cartoncino e sistemarla vicino all’immagine corretta con una graffetta.
Riconoscimento e classificazione
I vostri bambini saranno già in grado di riconoscere alcuni colori, alcune forme, animali e fiori; questo esercizio è utile per consolidare le competenze già apprese e svilupparne di nuove.
Si tratta di un gioco divertente: il bambino inserirà nella tabella corretta alcune immagini. Stampate le tabelle delle categorie che trovate al termine di questo articolo e le immagini relative ( classificazione-animali-e-vegetali.pdf (1441 download ) , classificazione-colori.pdf (2292 download ) , classificazione-forme.pdf (2097 download ) , classificazione-frutta-e-verdura.pdf (2183 download ) ). Ritagliate le immagini e chiedete al bambino di abbinarle nella colonna o tabella giusta di categoria.
Laboratorio degli odori e dei sapori
Per organizzare quest’attività scegliete una decina di vasetti di vetro o di plastica, riempiteli ciascuno con un materiale odoroso, prediligete i seguenti: aglio, cipolla, basilico, rosmarino, lavanda, chiodi di garofano, cacao amaro in polvere, caffè, anice stellato, fiori di camomilla, terriccio, zucchero vanigliato, grana grattugiato, olio, aceto rosso, zucchero di canna.
Aprite un vasetto alla volta e inizialmente fatelo solo annusare al bambino (se è un po’ restio provate a farlo anche voi) e chiedetegli cosa gli fa venire in mente quell’odore, a cosa fa riferimento e se gli piace oppure no e perchè. Le risposte saranno le più svariate, potrebbero rispondere “questo pizzica!!” oppure “mi fa venire in mente la casa della nonna” oppure “questo odore sa di pizza!” e così via.
In un secondo momento proponete la stessa attività chiedendo al bambino di fare un piccolo assaggio (ovviamente togliendo i materiali non commestibili!)
Quest’attività apre qualche cassetto della memoria e rende espliciti alcuni ricordi che fanno fatica ad affiorare, stimola e perfeziona inoltre il linguaggio.
La scatola misteriosa
Quest’attività si propone al bambino con l’utilizzo di una scatola col buco (potete prendere una scatola delle scarpe e creare un buco sul coperchio), inserite nella scatola un oggetto qualsiasi, senza farlo vedere al bambino e chiedetegli di inserire la mano (o le mani) dentro e indovinare che cos’ è l’oggetto all’interno che stanno toccando.
Il piccolo si divertirà molto a cercare di indovinare, alcuni oggetti saranno riconosciuti subito, per altri invece ci vorrà più tempo. Potete effettuare quest’attività anche a parti invertite: fate scegliere al bambino un oggetto da inserire nella scatola e cercate di indovinare voi…ovviamente farete molta fatica a capire di che oggetto si tratta!
Questa proposta affina la manipolazione, stimola la memoria e il linguaggio.
Come avrete potuto constatare questi sono alcuni strumenti facili da realizzare e da proporre ai vostri bambini sempre in chiave ludica. Potete promuovere queste attività sia così come le abbiamo esposte noi, sia prendendo spunto per elaborarne delle altre a vostro piacimento.