L’estate è alle porte, il lockdown finalmente alle spalle, i nostri figli hanno voglia di uscire! Quest’anno il tema della protezione è molto attuale, ma oltre alla mascherina, ricordiamo anche un altro tipo di protezione, la PROTEZIONE DAI RAGGI SOLARI!
Proteggersi dai raggi solari è fondamentale ad ogni età ed in ogni occasione di esposizione diretta alla luce del sole, che si tratti di una vacanza al mare o in montagna, di una passeggiata al parco o per andare a giocare ai giardinetti. Non dimentichiamo poi le piscine ed i centri estivi, in cui soprattutto quest’anno si tenderà a mantenere i bambini all’esterno il più possibile! Capiamo perchè e come dobbiamo proteggerci.
Indice
Perchè dobbiamo proteggere la cute?
La luce solare è composta da diverse componenti: la luce visibile (lunghezza d’onda 400-700 nanometri), i raggi infrarossi (lunghezza d’onda >700 nanometri) ed i raggi ultravioletti (UV) costituiscono una piccola percentuale della luce solare, ma possono essere molto dannosi per l’uomo.
I RAGGI UV si dividono in tre sottotipi:
–UVA (lunghezza d’onda 320-400 nanometri)→ sono la maggior parte (95%) dei raggi che raggiungono la Terra, penetrando attraverso lo strato di ozono e le nuvole. Riescono anche a penetrare attraverso l’epidermide, lo strato più esterno della nostra cute, ed arrivano al derma, lo strato più profondo, dove determinano la produzione di radicali liberi. Le conseguenze vanno dall’invecchiamento cutaneo, con la formazione di macchie e dermatiti, fino allo sviluppo di neoplasie (anche melanomi). I raggi UVA sono responsabili dell’abbronzatura che compare nell’immediato durante l’esposizione, ma che è temporanea e non è causata dall’aumento di melanina.
–UVB (lunghezza d’onda 290-320 nanometri)→ rappresentano una percentuale minore (5%) dei raggi che arrivano alla Terra, possono arrivare allo strato più superficiale della cute, l’epidermide, portando un aumento della vasodilatazione con possibile formazione di eritemi, abbronzatura o neoplasie (solitamente nonmelanomi)
–UVC (lunghezza d’onda <290 nanometri), che non raggiungono la crosta terrestre perchè bloccati dallo strato di ozono che avvolge la Terra
I fototipi
La reazione cutanea al sole dipende, oltre che dall’intensità e della durata dell’irradiazione subita, anche dal tipo di pelle (sono fattori autoprotettivi sia lo spessore che quantità di melanina che la cute può produrre). Sono classificabili 6 FOTOTIPI (Classificazione Fitzpatrick):
I (carnagione bianco-lattea, spesso lentiggini e capelli rossi): si ustiona, ma non si abbronza
II (carnagione chiara): si ustiona spesso e si abbronza leggermente
III (carnagione sia chiara che scura): si ustiona in modo incostante e si abbronza gradualmente
IV (carnagione scura): si ustiona raramente e si abbronza sempre (diventa scura)
V (carnagione bruna): non si scotta mai, si abbronza sempre (diventa molto scura)
VI (carnagione nera): non si scotta mai, cute sempre molto pigmentata
E’ comprensibile che un fototipo I sia più a rischio degli altri e debba essere protetto con massima accortezza. Al contrario un fototipo VI ha meccanismi di autoprotezione maggiori e necessita meno di una protezione esterna.
La pelle dei bambini
Data la pericolosità di raggi UVA e UVB comprendiamo bene l’importanza di proteggersi. Il tutto è ancor più fondamentale se si parla della pelle di un bambino, più delicata e sensibile.
La pelle dei bambini è infatti strutturalmente immatura: più sottile e meno pigmentata. Il bambino presenta poi altri fattori di rischio che lo espongono ad ustionarsi più facilmente. In primis non è consapevole del problema e quindi non si autoprotegge, anzi, spesso è oppositivo all’uso di protezione solare. Secondariamente per natura tende a prediligere, soprattutto in vacanza, giochi al sole, sulla spiaggia o in acqua (che riflettono i raggi UV) per diverse ore al giorno. Complessivamente risulta quindi più esposto di un adulto ma meno protetto.
L’insorgenza di lesioni maligne cutanee nel bambino è rarissima, ma sono frequenti le ustioni, che sono un fattore di rischio per sviluppare melanomi da adulto. Prevenire l’ustione nel bambino significa insomma ridurre il rischio di sviluppare una neoplasia cutanea da adulto.
Come possiamo proteggere la cute?
Come avviene per ogni tipo di prevenzione, la base è capirne l’importanza. Un adulto consapevole e convinto saprà trasmettere l’importanza della protezione dalla luce solare anche al proprio bambino. Dare il buon esempio è anche in questo campo di grande utilità, ricordiamoci che i bambini ascoltano e soprattutto osservano i genitori, sempre.
Cardini della protezione da raggi UV
evitare un’esposizione eccessiva → limitare le ore di esposizione diretta al sole durante il giorno, evitando di esporsi nelle ore centrali (12-16). Proteggersi anche con mezzi fisici (ombrellone, cappelli, abiti). Prestare la massima attenzione ai neonati e lattanti con meno di 6 mesi che non devono essere esposti alla luce diretta! Inoltre ricordiamo che l’esposizione solare può causare altri danni oltre a quelli cutanei, per cui proteggere sempre gli occhi (scegliere occhiali da sole per bambini che siano certificati e a norma CE, con lenti realmente filtranti e non giocattolo) per evitare danni alla retina e idratarsi costantemente per evitare disidratazione e colpi di calore.
proteggere la cute con filtri solari appropriati → per i bambini utilizzare sempre e su tutta la cute un filtro solare con un fattore di protezione (SPF) 50+ (secondo la normativa vigente questa è la dicitura per la massima protezione in commercio), ampio spettro di assorbimento (diretto sia ai raggi UVA che UVB), possibilmente resistente all’acqua. Anche il filtro migliore non resiste a lungo sulla cute, è necessario riapplicarlo di frequente (ogni due ore e dopo ogni bagno). Molti prodotti per adulti contengono profumi piacevoli, ma irritanti per i bambini, meglio evitarli. Prestare la massima attenzione ai neonati e lattanti che devono essere sempre protetti anche quando sono esposti alla luce indiretta.
Riassumendo… ricordati di:
- Limitare le ore di esposizione solare diretta (no dalle 12 alle 16)
- Proteggersi con abiti, cappelli, ombrelloni, occhiali da sole, filtro solare e bevendo tant’acqua!
- Utilizzare filtri solari adeguati, nello specifico controllare che sull’etichetta sia presente la dicitura “conforme alla raccomandazione europea” e prediligere:
- filtri SPF 50+ da utilizzare non solo al mare o in montagna, ma anche in città se si è esposti al sole.
- filtri resistenti all’acqua (comunque è meglio riapplicarlo dopo ogni bagno) e privi di profumo.
- prodotti meno densi e facilmente spalmabili, per aumentarne l’accettazione da parte del bambino (in commercio troviamo latti, creme, gel… a parità di SPF scegliete pure la forma più apprezzata dal vostro bambino)
- Dare sempre il buon esempio, ricordatevi, il vostro bambino vi osserva! In questo modo ne trarrete beneficio entrambi
Si tratta di piccole accortezze, che una volta divenute routinarie, vi permetteranno di godervi in modo sano le giornate estive all’aperto. Ricordiamoci sempre che una corretta esposizione alla luce del sole è benefica per il nostro organismo per molteplici ragioni. Ad esempio regola la produzione di vitamina D (tanto che in assenza di esposizione alla luce solare va integrata! Se vuoi scoprire di più leggi “LA VITAMINA D al tempo della quarantena per Coronavirus”), aiuta il ritmo sonno-veglia, migliora le manifestazioni di psoriasi, acne ed altre patologie cutanee, ha effetti positivi sul nostro umore…..
Quindi, con saggezza, buona esposizione solare a tutti!
Medico Chirurgo Specialista in Pediatria