La gravidanza fisiologicamente dura 40 settimane, ma in alcuni casi il parto avviene prima. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce nascita pretermine tutti i parti avvenuti prima della trentasettesima settimana di gestazione.
Secondo i dati del “Certificato di Assistenza al Parto” (CeDAP) dell’anno 2018 il numero di parti pretermine in Italia è del 6,9%. Ogni anno circa 30 mila bambini nascono prima della data presunta del parto.
Perché è importante conoscere e parlare di nascita pretermine? Perché la prematurità può influenzare lo stato di salute del bambino e avere conseguenze sulla sua crescita. Si tratta di un evento che travolge anche i neogenitori, spesso spaventati e disorientati. Ogni anno il 17 Novembre si celebra la Giornata Mondiale della Prematurità con lo scopo di accrescere la conoscenza e la consapevolezza di questo tema e offrire supporto alle famiglie.
Indice
Nascita pretermine: cosa significa per il bambino
Tutti i parti avvenuti prima delle trentasette settimane sono uguali? No, non basta identificare il parto pretermine come tale in quanto avvenuto prima della trentasettesima settimana. Il sistema medico classifica la nascita pretermine sulla base dell’età gestazionale raggiunta: estremamente pretermine (prima delle 28 settimane), molto pretermine (28-31 settimane), moderatamente pretermine (32-33 settimane) e lievemente pretermine (34-36 settimane). L’età gestazionale raggiunta costituisce un indicatore molto significativo perché indica il livello di maturazione fisica e neurologica a cui il bambino è giunto. Le condizioni di salute dei bambini nati pretermine possono essere molto delicate e complesse e spesso richiedono il ricovero del bambino nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale, detta anche TIN. In questo periodo l’equipe ospedaliera si occupa del bambino e accompagna i neogenitori nel reparto, li aiuta a familiarizzare con l’ambiente e insegna modi e tempi con cui avvicinarsi al neonato. Negli ultimi venti anni la medicina ha fatto moltissimi passi in avanti ed oggi ci sono interventi e cure ad hoc in grado di salvaguardare la salute del piccolo.
Che cosa succede ai genitori che si trovano ad affrontare una nascita pretermine?
Per capirlo è necessario provare a mettersi nei loro panni, rimanendo consapevoli che l’esperienza di ognuno è unica e irripetibile. Il parto pretermine può essere in alcuni casi programmato a causa di specifiche condizioni cliniche della madre o del bambino, mentre in altri casi avviene in modo repentino, senza che vi siano segnali che in breve tempo avverrà il parto. Una girandola di emozioni, pensieri e sensazioni travolge i genitori.
Paura, senso di colpa e disorientamento sono solo alcune delle emozioni e sensazioni che possono prendere il sopravvento. La madre può chiedersi il motivo di questo parto precoce, spesso accusando se stessa di non essere stata abbastanza attenta o scrupolosa. Allo stesso modo i neogenitori possono sentirsi impotenti davanti alle condizioni di salute del neonato.
La nascita pretermine stravolge i piani, coglie i genitori alla sprovvista e li fa sentire impreparati. Infatti, i nove mesi di gravidanza costituiscono un periodo importante non solo per lo sviluppo e la crescita del bambino, ma anche per le madri e i padri che si preparanoal ruolo di genitori. Si tratta di un periodo prezioso in cui i genitori “fanno posto” nella propria mente al nascituro e si organizzano per accoglierlo dal punto di vista emotivo, relazionale e anche concreto, ad esempio acquistando i suoi primi vestiti o arredando la cameretta. La nascita pretermine interrompe bruscamente questi preparativi e può gettare i genitori in uno stato di ansia e preoccupazione. Tali emozioni e sensazioni fanno sì che anche i genitori alcune volte si definiscano prematuri, proprio come i loro figli. Accogliere questa sensazione è importante così come è bene ricordare ai genitori che non sono soli in questo percorso e che possono anche loro ricevere supporto e sostegno.
Figli e genitori prematuri: quali attenzioni e cure per ognuno?
Ogni bambino nato pretermine ha bisogno di cure e attenzioni specifiche. Lo stesso vale per i suoi genitori. Ma in che modo si possono supportare i genitori? Una solida rete sociale e la professionalità dell’equipe sanitaria offrono un contributo rilevante. Esse possono mitigare le difficoltà dei genitori e sostenerli in questo momento delicato.
La rete sociale dei genitori è molto importante: l’affetto e la vicinanza di amici, parenti e persone care aiuta i neogenitori a non sentirsi soli e incompresi. Ascolto, affetto e presenza sono elementi preziosi e possono sostenere i genitori nell’affrontare il ricovero in TIN del bambino e le tappe successive. Anche la possibilità di affidarsi all’equipe medica è fondamentale. Avere fiducia nei professionisti che si occupano del bambino riduce il senso di disorientamento e favorisce un avvicinamento consapevole al bambino. Anche il dialogo con genitori di altri bambini prematuri è una risorsa preziosa. Confrontarsi con altri genitori di bambini prematuri permette dicondividere esperienze, dubbi e difficoltà.
La nascita pretermine è un fenomeno complesso per i bambini e per i loro genitori. È un percorso diverso e unico per ogni famiglia, per ogni bambino e per ciascun genitore.
Se sei interessato ad approfondire questo tema consiglio la lettura di “Come respira una piuma” dello Psicologo Psicoterapeuta Marcello Orazio Florita. L’autore condivide con il lettore la sua esperienza e le sue riflessioni da papà di Francesca e Filippo, due gemelli nati al sesto mese e mezzo di gravidanza.
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