Ogni donna durante la gravidanza sperimenta cambiamenti che, settimana dopo settimana, modificano forme e funzionalità del suo corpo.
Analizziamo quali possono essere i disturbi più comuni nei vari trimestri e vediamo alcuni semplici consigli.
Indice
Primo trimestre
Il primo trimestre è caratterizzato da grandi cambiamenti ormonali e piccole modificazioni fisiche.
La tempesta ormonale a cui è sottoposta la mamma porta, come primo sintomo, un senso di profonda spossatezza.
Oltre a ciò si presentano condizioni fisiologiche quali il cambiamento del gusto e dell’olfatto, il senso di nausea, l’insorgenza di stitichezza e di meteorismo intestinale.
In questa fase vi è anche un iniziale rilassamento del sistema legamentoso che porterà ad una maggiore lassità. Questo darà possibilità alla neomamma di modificare la propria struttura per accogliere la crescita e la fuoriuscita del bimbo al momento del parto.
Alcuni consigli…
La prima cosa fondamentale per la mamma è ascoltare i nuovi ritmi del corpo ed assecondarli.
Il cambiamento ormonale fa percepire un senso di spossatezza che richiederebbe una modificazione dei ritmi di vita. È bene rallentare e non chiedere troppo da sé stesse. Iniziare nuove attività, magari dedicandosi a passioni o svaghi.
Per il senso di nausea, che si dovrebbe attenuare alla fine del primo trimestre, sarebbe buona abitudine fare cinque pasti al giorno (colazione, merenda a metà mattina, pranzo, merenda a metà pomeriggio e cena) assecondando le eventuali variazioni del senso del gusto e dell’olfatto.
La stitichezza e il meteorismo possono essere contrastate praticando una moderata attività fisica come lunghe passeggiate, yoga o ginnastica affidandosi sempre ad un professionista.
Questo permette una mobilizzazione dell’intestino aiutando la peristalsi.
Per migliorare e alleggerire il lavoro del tratto gastro intestinale a livello alimentare si possono evitare cibi produttori di gas e meno digeribili come legumi, dolci, latticini e fritti.
Secondo trimestre
Durante il secondo trimestre di gravidanza i cambiamenti fisici iniziano ad essere più evidenti; il seno, che già ha iniziato ad espandersi nei primi tre mesi, continua la sua crescita come del resto l’utero, che si estende superiormente nell’addome facendo comparire la nuova rotondità della pancia.
Gli ormoni responsabili dell’ammorbidimento delle strutture di connessione e sostegno della mamma portano ad un cambiamento delle curve rachidee e alla possibile insorgenza di dolori strutturali quali dolore cervicale, dolore al cingolo pelvico, dolore lombare o dolore sciatalgico.
Le problematiche gastro-intestinali possono affievolirsi anche se, con la risalita dell’utero all’interno della zona addominale, stitichezza e reflusso potrebbero perdurare.
Alcuni consigli…
Durante tutto il periodo di gestazione può essere d’aiuto mantenere sempre un’attività fisica moderata e adeguata.
È importante fare attenzione a piccoli movimenti o abitudini che si hanno nel corso della giornata per limitare i dolori muscolo-scheletrici: dal modo in cui ci si alza dal letto, girandosi sempre prima sul fianco, al piegarsi sulle ginocchia per fare faccende domestiche o attività quotidiane.
Per quanto riguarda le problematiche del sistema gastro-enterico è consigliabile mantenere sempre le abitudini adottate durante il primo trimestre: mangiare poco e spesso ed evitare cibi di difficile digestione come alimenti grassi, fritti o molto conditi.
Terzo trimestre
Nel terzo trimestre di gravidanza il pancione raggiungerà la sua massima espansione.
Questo può far sì che fastidi già percepiti nei mesi precedenti possano aumentare ulteriormente.
Stiamo parlando di problematiche quali lombo-sciatalgia, pubalgia, dolore cervicale, emorroidi, reflusso gastro esofageo, affanno e pesantezza agli arti inferiori.
Tutte queste sono connesse alla crescita del bambino, ormai divenuto grande, che si appoggia e modifica l’equilibrio strutturale e viscerale del corpo della gestante.
Alcuni consigli…
Per il gonfiore agli arti inferiori e il dolore lombare una delle prime buone abitudini da attuare sarebbe quella di non stare troppo tempo in piedi. Concedersi un po’ di riposo, evitare i movimenti bruschi e gli sforzi che possono accentuare il dolore.
Reflusso gastro-esofageo e affanno sono causati dalla parte superiore dell’utero che, premendo contro lo stomaco e la zona diaframmatica, ne limita la mobilità creando difficoltà respiratorie o gastriche. Anche le emorroidi, date dal peso del pancione sul pavimento pelvico, possono essere contenute cercando di evitare di sforzarsi ad evacuare e cercando di non assumere cibi piccanti.
Tutte le condizioni riportate in questo articolo sono fisiologiche durante la gravidanza. È bene consultare sempre il medico per sintomatologie più importanti.
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Osteopata - Master of Science in Osteopathy accreditato dalla Bucks New University, riconosciuto dal R.O.I. (Registro degli Osteopati Italiani).